La stagione estiva è alle porte e, come per la manutenzione gommone, è bene provvedere alla manutenzione barca per salpare e godersi il mare in modo sicuro.
Dalla carena agli interni, fino alle dotazioni di bordo, vediamo le cose più importanti da controllare e sistemare prima di rimettere la barca in acqua.
Come effettuare la manutenzione barca in legno e vetroresina
Le barche in legno e quelle in vetroresina hanno bisogno di una manutenzione differente. Sicuramente le prime conservano un fascino speciale ma sono decisamente più impegnative da gestire. Infatti il legno, essendo un materiale “vivo”, risente delle sollecitazioni che l’acqua, la salsedine e altri agenti esterni esercitano su di esso, modificandosi di conseguenza.
Ma non pensiamo che la barca in vetroresina non necessiti di cure e attenzioni, è solo che le modalità sono diverse. Vediamo come fare manutenzione delle barche in legno e di quelle in vetroresina.
Manutenzione barca in legno
Spesso, anche se si è effettuata un\’accurata manutenzione prima del rimessaggio barca di fine stagione, si possono venire a creare delle problematiche come zone marcite, crepe e vernice scollata. In questo caso bisogna procedere togliendo la vernice, lavoro che può essere fatto con un prodotto sverniciatore, la carta abrasiva o mediante la sabbiatura. Dopo questo passaggio, con il legno vivo sotto le mani, è possibile notare delle imperfezioni della struttura e del legno stesso come piccole crepe, allentamenti tra gli assi, spaccature e difetti di vario genere. In questa fase si procede con la stuccatura della zona danneggiata riempiendo anche tutti i fori delle ferramenta smontate in modo tale da evitare future marcescenze.
Chi vuole eseguire la manutenzione barca fai da te, in questo caso deve essere abbastanza esperto, altrimenti è meglio rivolgersi a un professionista.
Per quanto riguarda la manutenzione teak barca bisogna prestare molta attenzione a come trattarlo per non rischiare di rovinarlo. Il teak è un legno durevole, in grado di resistere anche agli agenti marini grazie ai suoi olii naturali. Per pulirlo è necessario, dunque, optare per un detersivo con Ph neutro e uno spazzolone con setole morbide da utilizzare in senso perpendicolare rispetto alle fibre. Dopodiché si risciacqua con abbondante acqua dolce. In questo modo si riescono a preservare i suoi oli essenziali e, di conseguenza, la sua integrità.
Manutenzione barca in vetroresina
Per quanto riguarda le barche in vetroresina, i passaggi fondamentali sono tre, iniziamo dalla pulizia. È bene utilizzare un detergente nautico specifico e non detersivi per la pulizia della casa perché potrebbero risultare troppo aggressivi per le superfici in vetroresina. Per la pulizia del pagliolo e delle superfici diamantate è bene utilizzare uno spazzolone a setole medio dure da strofinare in verticale e in orizzontale per assicuraci di pulire bene le insenature. Per pulire le parti lisce della barca è meglio non usare lo spazzolone, ma è più indicata una spugnetta abrasiva di quelle che si utilizzano per lavare i piatti. Quando il lavaggio è completato si può terminare sciacquando tutto con una pistola a pressione.
Nel caso in cui ci siano segni di ruggine, si possono eliminare con un prodotto in gel da far agire sulle macchie e risciacquare con abbondante acqua per evitare che la vetroresina si opacizzi.
Un’operazione molto importante da fare dopo la pulizia della barca, e che andrebbe fatta periodicamente, è l’inceratura. Infatti, gli agenti abrasivi potrebbero danneggiare la superficie della coperta e, inoltre, ricordiamoci che la vetroresina, essendo porosa, trattiene lo sporco. Utilizzando periodicamente la cera, questa si andrà a depositare nei pori della vetroresina facendola diventare brillante.
Come effettuare la pulizia delle vele
I velisti hanno anche un’altra cosa a cui pensare: la pulizia delle vele. La manutenzione barca a vela prevede la cura delle vele per liberarle dalla salsedine e dagli altri agenti esterni che possono rovinarle e indebolirle. Come? Semplicemente lasciandole in ammollo in acqua dolce per almeno 24 ore, cambiando l’acqua ogni 3 o 4 volte. Negli ultimi 2 passaggi si può aggiungere del detersivo per vele.
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